CLASSIFICAZIONE E ASSORTIMENTI del legno tondo in provincia di Trento
Il legname grezzo (tondo) in Provincia di Trento viene commercializzato (venduto) sostanzialmente secondo due modalità principali:
LEGNAME IN PIEDI
TONDO A STRADA
A queste si è aggiunta abbastanza recentemente una terza modalità, intermedia alle due precedenti, e identificata come vendita in
TONDO PRESUNTO.
LEGNAME IN PIEDI: Il proprietario (generalmente l’Ente pubblico) procede alla vendita del “lotto”, precedentemente identificato in bosco (martellato) dalla amministrazione forestale con progetto di taglio, ad un prezzo base stabilito quando ancora è in piedi nel bosco. L’acquirente organizzerà autonomamente il taglio delle piante o con manodopera propria o affidandolo a imprese specializzate.
TONDO A STRADA: consiste nella vendita in catasta del legname. In questo caso il proprietario ha provveduto direttamente alla organizzazione delle operazioni di taglio fino a rendere disponibile il legname al trasporto con automezzi specifici in appositi piazzali di concentramento o a bordo strada forestale.
TONDO PRESUNTO: si tratta della vendita del legname prima delle operazioni di taglio e accatastamento e quindi di un volume e di una assortimentazione presunti. Al momento della vendita il legname è ancora in piedi nel bosco. Successivamente alla aggiudicazione il venditore si impegna alla fornitura, entro una certa data, del quantitativo concordato “a piazzale o su strada camionabile”.
ASSORTIMENTI
La denominazione e la definizione degli assortimenti legnosi tondi è contenuta nella “Raccolta provinciale degli usi” attualmente in fase di aggiornamento. Nell’ambito della commercializzazione attuata con il Progetto Legno sono state adottate e identificate da un codice, le seguenti denominazioni degli assortimenti:
- Tronchi
- Botoli
- Travatura
- Assortimento unico
- Imballaggio
- Paleria
1. Tronchi.
Sinonimi: bore, tondoni, tronchi da sega, toppi, toppi da sega.
Sotto questa denominazione vengono identificati i lotti composti da tronchi di lunghezza utile 4,00 m e diametro medio minimo 18-20 cm.
Si tratta di pezzature variabili che dipendono dalla composizione diametrica delle piante tagliate ed anche dalla scelte effettuate per tradizione dagli Enti proprietari. In genere sono tronchi sufficientemente o perfettamente cilindrici, la cui struttura della fibra legnosa li rende idonei alla segagione.
2. Botoli.
Sinonimi: legna scelta, bottolame, cortame.
Questo tipo di assortimento è costituito in prevalenza dalla parte basale dei fusti e risponde a precisi criteri di mercato in quanto la separazione di questa parte del tronco, notoriamente soggetta a particolari tensioni, dal materiale idoneo a produrre assortimenti da sega o travatura, consente di togliere da questi assortimenti di pregio, parti potenzialmente difettose che potrebbero causarne il deprezzamento.
Questo assortimento viene commercializzato in lunghezze limitate che variano dai m 2,20 ai m 3,50 e sempre più spesso da m 2,40 o 2,50.
3. Travatura.
Sinonimi: legname da travatura, bordonali, piane.
Assortimento costituito da tronchi lunghi da 5,00 m in avanti e con diametro di dimensione idonea a ricavarne travatura (diametro medio uguale o superiore a 25 cm).
4. Assortimento unico.
Sinonimi: tombante.
Si identifica tutto il legname non classificabile come tronchi da sega o travatura. In genere deriva dall’inserimento in una unica catasta di tutto il materiale esboscato senza procedere ad ulteriori selezioni.
5. Legname da imballaggio.
Sinonimi: tasti, trusi, robusti, botoli, legna da opera, opera.
Si tratta di legname destinato alla produzione di imballaggi per la quale sono tollerati anche difetti o qualità inferiore rispetto ai tronchi da sega. Sotto l’aspetto dimensionale del materiale legnoso attribuito a questo tipo di assortimento, si sono sempre più diffuse ed apprezzate le misure che siano multipli di m 1,20 e in particolare i 2,40 i 4,80 o i 6,00 metri.
6. Paleria. Sinonimi: paleria, stangame, tondelli, antenne
Legname di lunghezza minima 4 metri, diritto, poco nodoso, di diametro medio al massimo di cm 20/23.
Al fine di razionalizzare la classificazione del legname tondo di resinose, è stata elaborata, alcuni anni fa, una procedura ispirata a standard centro europei a seguito di una collaborazione tra Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree.
Lo studio ha portato alla stesura di un manuale per la classificazione visuale qualitativa del legno tondo di abete rosso, abete bianco e larice nota sotto il nome “
regola PAT – CNR”. Con questo sistema vengono identificate quattro
classi (A, B, C, D) in considerazione della presenza o assenza di difetti relativamente a numerosi parametri che caratterizzano i tronchi (colore , nodi, accrescimento … ecc.)
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