Processionaria del pino
12 mag 2021
Presente ormai da secoli tra le nostre valli, ma ormai anche nei parchi cittadini, la processionaria rappresenta una grave minaccia per piante, animali e persone. Con l'innalzamento delle temperature di queste ultime settimane, si è tornati a parlare di “allarme processionaria”.

Più che per i danni alle pinete, il problema è costituito dalle implicazioni igienico-sanitarie derivanti dai fenomeni irritativi provocati, a persone e animali domestici, dal contatto con i peli urticanti delle larve, soprattutto nel periodo della loro discesa dalle piante verso il terreno che avviene, per lo più, nel periodo che va da inizio marzo a fine aprile. Il contatto provoca un'irritazione cutanea associata a bruciore e prurito, va fatta pertanto attenzione ai nidi di questi lepidotteri, evitando di sedersi a terra, di sostare sotto gli alberi infestati e premurandosi di tenere sempre gli animali al guinzaglio.

La lotta contro la processionaria del pino, resa obbligatoria dal D.M. 30 ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff)”, è attuata in Trentino attraverso la deliberazione della Giunta provinciale n. 2874 del 14 dicembre 2007, con cui sono state approvate le “Modalità di intervento contro la Processionaria del pino” da adottare a cura dei proprietari o dei conduttori dei terreni in cui si trovano le piante colpite dall’infestazione; i problemi generati dagli aspetti di rischio sanitario fanno, peraltro, capo all’autorità sanitaria (Sindaco).

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