Giorgio Leonardelli contitolare insieme al fratello Marco, della Magil S.n.c. di Civezzano, Loc. Sille
Magil è un'azienda artigiana della costruzione dell'arredo d'interni in legno.
Titolari sono i fratelli Marco e Giorgio Leonardelli (e da qui il nome). Maestro d’arte, il primo, maestro artigiano, il secondo, nel corso degli anni hanno tenute vive le vecchie tecniche di falegnameria e di decoro del legno ed hanno introdotto moderne tecnologie e nuove macchine con le quali si ottiene maggiore precisione.
Magil realizza arredo con un’ampia tipologia di materiali: legno impiallacciato, laccato, con radiche; realizza anche mobili in laminato e arredo per ufficio; utilizza il legno combinandolo con molti altri materiali: metallo (acciaio, ottone, ecc.), vetro o cuoio.
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Mi parli della Magil S.n.c.
La Magil è un’azienda nata 25 anni fa per la passione mia e di mio fratello per la lavorazione artigianale del legno per la produzione di arredi che speriamo possano testimoniare a lungo la nostra passione e capacità tecnica.
Ritengo che questo sia il fondamento del nostro impegno e fonte delle migliori soddisfazioni professionali.
In particolare nella specifica situazione che stiamo vivendo, all’Artigiano piace produrre qualcosa di più che semplici arredi che finiranno in soffitta alla fine della loro vita utile, in quanto nati per non durare e per arredare spazi provvisori in continuo cambiamento.
Preferiamo fare mobili che potranno “essere ereditati”.
Da sempre abbiamo affrontato, con spirito giusto, le realizzazioni più complesse, certi che da queste potessero venire anche le soddisfazioni maggiori. Le difficoltà che abbiamo affrontato e risolto ci hanno consentito di entrare in un mercato che difficilmente conosce crisi, indirizzandoci con un’offerta di qualità verso il cliente di grandi città, ove vi sono maggiori margini economici.
Lo scorso 1° marzo si è tenuto il primo evento di vendita di legname trentino di pregio, in occasione del quale la Magil ha acquistato un congruo numero di tronchi di qualità per la propria produzione.
Cosa ne pensa di questo evento e che destinazione darà la Magil al materiale così acquisito?
La Magil è sempre propensa a partecipare ad eventi di promozione dei prodotti trentini, in cui si possa effettivamente parlare di filiera foresta-legno locale.
I mobili che in Trentino si dovrebbero costruire sono mobili con forti richiami al territorio, fatti con il nostro legno.
Con il legno che abbiamo acquistato realizzeremo le nostre idee innovative, presentando in futuro un prodotto che abbia un’identità territoriale sostanziale oltre che estetica.
La fase di crisi che in questo momento stiamo attraversando, in che modo condiziona, secondo Lei, il mondo dell’artigianato locale dell’arredo?
Cosa dovrebbe fare il comparto per fronteggiare la situazione attuale ?
Noi sentiamo poco la situazione di crisi e di lavoro, per fortuna, ce n’è … Anzi ci troveremo in condizione di poter assumere del personale per far fronte ad esigenze di lavoro.
Questa situazione è anche di altri Colleghi Artigiani che, come la Magil, stanno lavorando bene; è anche vero che in Trentino sono relativamente poche le Aziende attive su questo particolare segmento di mercato.
Sulla piazza di Milano le cose stanno andando bene in questo momento e stiamo lavorando per una commessa giapponese.
Il grosso del nostro mercato è comunque locale e, anche a questo livello, la crisi per fortuna si sente poco, se non in particolare con il calo delle commesse dell’Ente pubblico. Ciò ci ha indotto, negli ultimi anni, a orientarci verso altri segmenti di domanda.
Secondo Lei quali potrebbero essere le azioni da compiere per sviluppare la filiera foresta-legno in Trentino?
Io, personalmente, ho l’opinione che nella gestione forestale in Trentino dovrebbe essere rivolta maggiore attenzione agli aspetti colturali.
Di legname c’è grande disponibilità, ma solo una parte modesta di quello che si ricava oggi dalle foreste trentine è adatto per produrre manufatti artigianali. In altri luoghi, come ad esempio in Svizzera, l’albero è coltivato fin dal primo momento con il fine di produrre materia prima legnosa di eccellenza. Anche da noi dovrebbero essere introdotte queste buone pratiche. Anzi, ci siamo quasi preoccupati più di gestire il bosco come luogo in cui passeggiare e delle sue importanti funzioni ricreazionali e attrattive in chiave turistica, che come risorsa economica per il futuro.