ALESSANDRO BOZZOLA responsabile commerciale e marketing di LOG ENGINEERING S.R.L. di Trento
Dagli anni ‘50 l’azienda lavora nel settore della progettazione e delle costruzioni in legno
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La vostra azienda da 60 anni opera nel settore della progettazione, come siete passati alla costruzione di strutture in legno?
Inizialmente la nostra azienda è nata come studio di progettazione e di general contract, nel senso che non avevamo nostra manodopera per la realizzazione delle opere ma ci appoggiavamo ad altre aziende. Con l’avvento poi delle nuove tecnologie per il legno, delle macchine a controllo numerico e dei pannelli X-Lam, anche nel campo dell’edilizia in legno si sono iniziati ad avere sul mercato dei prodotti competitivi in termini economici. Ci sono poi state delle modifiche a livello normativo che hanno parificato le costruzioni in legno a quelle in cemento armato e a quel punto, noi che eravamo già ben strutturati, abbiamo deciso di diventare a tutti gli effetti un’impresa di costruzioni in legno. Log Engineering infatti significa letteralmente “ingegnerizzazione del legno grezzo”. Le prime opere realizzate erano strutture con cubature importanti (es. un intero villaggio turistico in Sicilia, Progetto C.A.S.E. in Abruzzo dopo il terremoto). Solo dopo l’esperienza in Abruzzo è maturata l’idea di intraprendere un’attività di costruzione di abitazioni residenziali con il marchio Log House.
Come ha appena detto, siete una delle aziende trentine che ha lavorato per la ricostruzione del terremoto dell’Aquila e avete costruito l’Auditorium progettato da Renzo Piano, cosa ricorda di questa esperienza?
L’Abruzzo ha fatto capire all’Italia che si può costruire in legno e lo si può fare anche in tempi ridotti. Con altri partner abbiamo partecipato alla ricostruzione sia nell’immediato, con il Progetto C.A.S.E. e la creazione di 300 appartamenti in 6 mesi, che in seguito, avendo realizzato l’Auditorium a firma Renzo Piano, opera nella quale ci siamo occupati di tutte le strutture in legno visibili.
A seguito del terremoto dell’Aquila finalmente in Italia è stata approvata una normativa che già c’era in Europa, normativa che ha parificato il legno al calcestruzzo. Pertanto, nella sfortuna di un terremoto, nel nostro settore c’è stato un cambio epocale.
L’Auditorium in particolare è stato galvanizzante dal punto di vista squisitamente tecnico, si tratta infatti di una delle opere di ingegneria del legno più complesse e particolari non solo del panorama italiano ma internazionale.
La sua azienda propone una vasta gamma di case in legno con modelli prefabbricati o su progetti personalizzati, case mobili per vacanze e tanto altro, me ne può parlare?
Se guardiamo un po’ la nostra storia si può capire che siamo un’azienda molto flessibile con l’entusiasmo di voler realizzare prodotti innovativi. Realizziamo, infatti, dalle case mobili per campeggi ai bungalow, a villette e ville anche di grandi cubature, sopraelevazioni sino ad arrivare ad opere più complesse. Recentemente abbiamo anche realizzato a Firenze una residenza sanitaria assistita per 5.000 mq su quattro piani tutta in legno costruita in soli 10 mesi.
Come è la vostra clientela?
Il cliente arriva da noi con un progetto architettonico concessionato o in via di concessione e noi realizziamo l’ingegnerizzazione e il progetto esecutivo. Dopo di che concretizziamo l’opera con nostra manodopera. Attualmente siamo in 81 addetti di cui 34 tecnici e 47 operai, quindi l’operaio ha sempre un tecnico di supporto.
La nostra clientela è molto variegata, prevalentemente del centro-nord Italia (Lombardia, Trentino, Toscana e un po’ di Veneto). E’ una clientela molto preparata che sa già che la casa in legno costa quanto una in calcestruzzo ma che vince sui tempi di realizzazione (pochi mesi), sulla possibilità di progettare tutto prima e su costi certi e determinati fin dall’inizio.
Addirittura molte volte è un cliente più informato del proprio progettista, che si informa leggendo libri o navigando sul web.
Quali strategie e strumenti utilizzate per far conoscere i vostri prodotti sul mercato e quali sono i vostri attuali mercati?
Il nostro budget è abbastanza limitato, quindi abbiamo dovuto fare delle scelte. Passando da costruzioni di grandi dimensioni all’edilizia residenziale abbiamo dovuto costruire una rete commerciale sul territorio formata da tecnici (ingegneri e architetti) che possono supportare la clientela fin dal primo incontro.
Altri canali sono internet, il nostro sito web, la partecipazione a fiere di settore (Klimahouse Bolzano e Firenze, Made Expo, Saie Bologna e altre secondarie), e sporadicamente pubblicità su carta stampata, che però è un canale sempre meno utilizzato.
Quali sono secondo lei le problematiche maggiori del suo settore?
Purtroppo il nostro settore è minato da aziende poco serie che arrivano addirittura ad imbrogliare i clienti (vedasi alcuni servizi mandati in onda dalle Iene, Italia 1), o da piccole aziende poco strutturate che costruiscono case di bassa qualità e quindi rovinano il mercato.
Il settore delle case in legno è ancora una nicchia di mercato, se si sbaglia a costruire le case l’eco è maggiore e quindi si rischia, per colpa di alcune aziende poco capaci, di rovinare il futuro del settore delle costruzioni in legno.
Intervista condotta da Maria Cristina Tomasi