La situazione in Europa e nel mondo
08 mar 2021
A livello europeo, il fabbisogno di segati negli ultimi anni è rimasto pressoché sempre lo stesso, aggirandosi attorno ai 27 milioni di m3. La disponibilità di segato è sempre stata superiore alla domanda di provenienza europea e facilmente assorbita dai mercati internazionali, in primis USA, seguiti da Cina e Nord Africa.

C’è però, ultimamente, la propensione ad accrescere le scorte di magazzino; si assiste a fenomeni di corsa alle forniture con l’obiettivo di riempire i piazzali di stoccaggio del tondo per soddisfare le commesse ricevute.

Questo è dovuto alla supposizione che nel medio periodo si possa andare incontro a problemi di reperimento del grezzo, sia in termini quantitativi che qualitativi, capace di soddisfare l’enorme fabbisogno delle imprese.

Ad aggravare la penuria di materiale tondo sul mercato europeo contribuirà anche l’indirizzo politico dettato dal governo russo. A partire dal 2021, le importazioni provenienti dalla Russia sono destinate progressivamente ad annullarsi in favore dell’utilizzo interno della materia prima legnosa. Questo programma governativo punta al finanziamento di nuove segherie e impianti di seconda lavorazione sul suolo nazionale.

C’è, inoltre, una forte richiesta internazionale di legname da parte del mercato USA, che sta realizzando importanti investimenti nel settore dell’edilizia abitativa, classicamente grande utilizzatrice di legname. Il consumo americano di segati di conifera ha raggiunto nel 2020 gli 82 milioni di m3, ma il vicino Canada, che soddisfaceva storicamente circa il 90% del fabbisogno statunitense, non è più in grado di assicurare le esportazioni a seguito di un drastico rallentamento delle segherie e delle utilizzazioni canadesi.

Il volume legnoso non più ricavabile dalle ormai poche old-growth forest canadesi viene quindi ricercato sul mercato internazionale, rendendo i segati europei competitivi, nonostante i costi di trasporto, e facendo inevitabilmente crescere i prezzi.

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